Cosa succede dopo il femminicidio?
Il femminicidio è un evento che impatta sull’intera comunità e la prima reazione può essere di smarrimento e shock.
Chi a vario titolo interviene nella situazione dovrebbe avere come obiettivo la presa in carico, l’accoglienza e l’eventuale messa in protezione dei figli, delle figlie e delle persone più vicine alla vittima. Tutte le azioni che avvengono dopo l’evento devono avere come obiettivo quello di evitare ulteriori traumi.
Una fase delicata è sia quella della comunicazione del femminicidio ai familiari, sia il giusto supporto ai figli e alle figlie, che a volte possono essere stati presenti o aver assistito al femminicidio. Un ruolo fondamentale è ricoperto anche dai media nel dare comunicazione corretta della notizia e con rispetto della privacy e riservatezza, soprattutto quando sono presenti minori.
Le testimonianze che ci riportano gli orfani e le orfane di femminicidio oggi in età adulta rilevano che negli anni passati è mancato un sostegno sia nella fase immediatamente successiva al femminicidio sia durante il delicato percorso evolutivo dei ragazzi e delle ragazze.
Per questo il progetto Orphan of Femicide Invisible Victim vuole colmare questo vuoto e offrire supporto fin dalle prime fasi sia ai figli e alle figlie delle vittime, sia ai loro familiari più vicini e anche ai servizi e alle istituzioni coinvolte per mandato.
“Orphan of Femicide Invisible Victim” è un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.