Imparare è terribile e stupefacente

Storie di donne coraggiose

Le storie di donne che hanno scelto di interrompere una relazione violenta, interpretate da Ida Spalla

 e con la musica del Gruppo strumentale C.P.S.M. (Corsi popolari serali di musica)

 28 settembre ore 19.00

Spazio dell’Unione Femminile C.so di Porta Nuova 32, Milano

Ingresso libero  – Segue aperitivo

 Organizzano:

Unione Femminile Nazionale (vedi locandina)

Centro Antiviolenza Cerchi d’Acqua (Testi tratti dal volume “Libere di scegliere“,  pubblicato da Cerchi d’Acqua, e dal libro “Per il quieto vivere” di Laura Madona)

Per informazioni:

Tel. 026572269       www.unionefemminile.it

Tel. 0258430117 www.cerchidacqua.org

Sto ancora imparando e questo è, allo stesso tempo, terribile e stupefacente. Perché, in teoria, il rifiuto della violenza dovrebbe essere spontaneo, no? E invece no, non lo è sempre. Per molte di noi non lo è. E così siamo tutte qui, a farci aiutare o ad aiutarci in gruppo, per trovare un modo di difenderci che non ci faccia paura.”

L’evento rappresenta il primo di una serie di iniziative organizzate da Cerchi d’Acqua per ricordare il decennale dalla fondazione del centro antiviolenza. L’obiettivo è quello di far comprendere attraverso le parole delle donne cosa significhi vivere situazioni di violenza e (attraverso i loro scritti)  raccontare e testimoniare non solo la sofferenza ma soprattutto la loro forza e i loro percorsi positivi.
Cerchi d’Acqua  dedica la serata a  Gabriella Masini, socia fondatrice e Responsabile di Accoglienza, recentemente scomparsa, perché simbolicamente rappresenta tutto ciò per cui Gabriella ha sempre lavorato e si è sempre impegnata con competenza e passione. Se possiamo ascoltare le parole delle donne i loro successi e percorsi positivi è sicuramente anche grazie a Gabriella. Il suo ruolo è stato infatti fondamentale nel realizzare il “progetto Cerchi d’Acqua” quando era ancora solo un’idea; la sua determinazione e la sua forza sono state insostituibili nel portarlo avanti quotidianamente in tutti questi anni, entrando in relazione con le centinaia di donne che ha accolto.  Queste donne hanno  ricevuto da lei il primo sorriso a Cerchi d’Acqua (come una di loro ha ricordato qualche giorno fa ) e nella relazione con lei hanno sentito di essere arrivate in un luogo di libertà e di non giudizio dove hanno potuto recuperare la propria  forza e la propria autonomia.